22 aprile 2014

Kaputt e Caput Mundi

Nel 1992 mi sono trasferito in Toscana.
O, come piace dire a me, i miei genitori mi hanno prelevato dalla città più bella del mondo e mi hanno deportato in un paesotto, composto di molteplici paesini.
Esteticamente il confronto è impietoso: la Storia contro quattro cagate liberty, impianti termali allo sbando e centinaia di alberghi.
Socialmente è stata una perdita di varietà umana non indifferente.

20 aprile 2014

Tornate a casa nani



La mia amica Marta frequenta un uomo sposato. Sono mesi che lo vede. Nelle pause che lui ritaglia dal proprio matrimonio.
Lui dice che la ama ed il rapporto va al di la della semplice scopata. Però, non si decide a lasciare la moglie.
Lui ci pensa. Sono mesi che ci pensa. Parrebbe potergli esplodere il cervello da quanto ci rimugina sopra.
E Marta ha aspettato.

17 aprile 2014

Misunderstanding

Amica1: ti ho visto, ieri. Eri con una ragazza. Ridevate. Sembravate innamorati...
Io: si? Sarà contento il suo fidanzato...

13 aprile 2014

Non c'è più molto tempo e non c'è nessun rumore...

Non esistono le epifanie. Non ci sono momenti nei quali capisco cosa potrebbe essere giusto e cosa no.
L'illuminazione lascia il posto alle sensazioni che mi guidano in una certa direzione interiore.
In questi giorni, ho capito che cercare la felicità non ha nessun senso perchè è un concetto utopico e, di conseguenza, non è una meta raggiungibile.
Nella realtà dei fatti, devo cercare, e seguire, la strada che più si avvicina alla felicità; quella che, per il solo viaggiare, mi fa stare bene.
Il momento illuminante lascia il posto alle sensazioni e la felicità si fa da parte per un viaggio lieve e felice.
In ogni caso, devo avere i coglioni. In caso contrario, meglio restare sotto le coperte.
"...That's one more time around... the sun is going down...
The moon is out, but he's drunk and shouting...putting people down
He's pissing... he's living... a day he'll soon forget..."

12 aprile 2014

Giorni

Con gli anni, ho imparato una cosa: quello che si pensa alla luce della luna non riflette, per forza, il pensiero quando c'è il sole.
Ho imparato a pensare alle cose prima di dirle, o farle.
Sono finiti i tempi nei quali una frase classica era "ho bevuto, toglimi il cellulare dalle mani!".
Probabilmente sono cresciuto. Non ho più bisogno di slanci alcolici. E, sopratutto, riesco a conciliare i pensieri della notte con quelli del giorno.

8 aprile 2014

武士道

Apprezzo la delicatezza e la determinazione della cultura giapponese. Crisantemo e spada.

Prima della seconda guerra mondiale, il Giappone ha investito pesantemente in armamenti, perchè credeva fosse la via da seguire per uscire dal proprio medioevo, secondo una modernizzazione del concetto di samurai.

La musica è finita

La solitudine è l'unica medicina che conosco. E' l'unica stanza della mia anima dove posso ritrovarmi con persone fidate (me stesso) e parlare di tutto senza filtri, mettendo a nudo ogni più piccola cosa.
E' il luogo nel quale, quando leggo e rileggo una pagina senza capire, posso decidere di voltarla e passare alla successiva.
A forza di rileggere sempre le stesse righe, le stesse frasi, le stesse pause, la vista si annebbia e perdo di vista l'obiettivo assoluto: un sano benessere epicureo. La ricerca totale dello star bene.
Mentre per il corpo serve solo allenamento fisico, per la mente devo staccare. Devo essere distaccato e razionale, valutare gli eventi secondo giuste proporzioni logiche. Il cuore, invece, seguirà la ragione e la modellerà a suo piacimento.
Certe pagine vanno girate, prima di rimanere schiacciati perchè, in definitiva, niente è eterno e la gente va sempre via.

6 aprile 2014

Da non credere

Con gli anni, ci si fa una certa idea di se stessi. Spesso, alcune caratteristiche sono "suggerite" dagli altri.
Ci sono persone universalmente ricosnociute come "quello simpatico". O quello "generoso". Cose simili.
Nel tempo, io sono diventato "quello inaffidabile".
Me lo hanno ripetuto gli amici, praticamente tutte le fidanzate.
Tutte eccetto una. Una ragazza che, malgrado gli eventi, crede in me. Sempre e da sempre, perchè mi conosce.
E parlando con lei, non di rado, scopro nuove prospettive, punti di vista differenti; mi regala frasi semplici ma che hanno un denso significato.
E capisco che, in giro per questo pianeta, le persone inaffidabili sono altre. Sono quelle che mentono, che giocano su due tavoli, che promettono unioni e le disattendono. Di facciata, sono ineccepibili. Ma solo perchè "certe cose non si dicono".
Io, al contrario, le cose le dico, cammino in un paio di scarpe alla volta, non mi piace raccontare frottole, sono onesto anche quando si tratta di cose spiacevoli.
Io sono AFFIDABILE più di tanti. Però, mi guardo dentro e faccio autocritica più del dovuto perchè voglio migliorare.
E non ho bisogno di una medaglia, del consenso popolare o di essere portato come esempio didascalico in un racconto intorno al fuoco.
Io ho bisogno della mia etica inattaccabile, di portare avanti la mia questione morale, di essere fatto di sentimenti dirompenti e di un sentire leggero ma acuto.
Vi aspetto giù dal piedistallo perchè, quando saremo tutti con il culo per terra, potremo cominciare ad andare al di la di convinzioni errate
Aspetto il momento nel quale, chi vorrà, diventerà giudicato, e non più giudice, e potrà scegliere di conoscermi sul serio.

In ogni caso, lei crede in me.

5 aprile 2014

Sembra che vada di moda...

Da un giorno all'altro, quella persona non la vedo più. E prima la incrociavo tutti i giorni.
Il negozio è chiuso. Penso che il motivo sia "la crisi".
Da un giorno all'altro, la vedevo sofferente, rilassata, senza capelli, con i capelli. E un saluto, due chiacchiere, una sigaretta, uno "scusa, ho scordato l'accendino".
Da un giorno all'altro, penso che non la rivedrò perchè il negozio è fallito.
Invece, non la vedrò più perchè non c'è più.
Sembra che, intorno a me, questo male vada molto di moda.
E allora, voglio la moda del non perdere tempo.
Voglio un trend personale che mi faccia provare senza paura.
Senza fermarmi, ogni dieci secondi, per chiedere a me stesso: "rimpianto o rimorso?".
Mentre lo chiedo il presente mi ha già abbandonato, il futuro si presenta e il passato ha una pagina in più, scritta sulla pelle.
Voglio una moda sincera, da indossare tutti i giorni.
Voglio una moda che non temporeggi, che parli con il cuore, sotto la guida della ragione.
Perchè, razionalmente, 3 x 3 fa 9, ma il 10 è un numero che mi ha sempre emozionato.