31 maggio 2013

A casa

E poi stasera riascolto un disco che non sentivo da almeno 15 anni.
Un disco che, quando è uscito, venti anni fa, avrò sentito centinaia di volte.
Ricordo quando Ele arrivò con una cassetta "prezzo imposto lire 15.000" e ci disse "ascoltate questo".
Già quel prezzo imposto al ribasso invogliava all'ascolto ma anche all'acquisto.
Un ascolto, due ascolti...cento ascolti.
E poi quella giornata di pioggia nella quale sono andato a prenderla per portarla via.
Ed i concerti. Uno di fila all'altro.
Al Tenax di Firenze eravamo pochi ed ero davanti. In un altro posto all'aperto, del quale non ricordo il nome, a comprare portachiavi e maglietta del gruppo. E prima di pagare salta la luce e...vabeh, so che non si fa, sono andato via senza pagare.
Questo folk irlandese all'emiliana che ci faceva ballare, senza fiato, senza coordinazione, senza maglietta.
E l'amica che storpiava il nome. Sempre. Ogni volta e senza farlo di proposito.
E poi "certo che il cantante che è andato via era quello più bravo dei due che avevano". E anche "questo che è rimasto, è bravo, ma alcuni pezzi propri non riesce a farli". Frasi ripetute a turno ma sempre da sotto uno dei loro palchi. Con l'affetto di chi si riuniva in un'unica grande famiglia.
E lei non c'era già più ma c'erano ancora mille strade, mille girotondi con gli avambracci intrecciati, mille mani unite, mille mani al cielo, mille baci nascosti al cuore.
E stasera...ho riportato tutto a casa...

17 maggio 2013

Logiche



Nipote seienne: zio, ce l'hai la moglie?
Zio: no
N.S.: e la fidanzata?
Z.: no
N.S.: e allora cosa ci fai con tutti questi sedili in macchina?
Z.: ...