1 novembre 2014

Io...oggi...sono...



Io, oggi, sono incazzato.
Lo sono perché un altro ragazzo è morto e la colpa non è di nessuno. E non è il primo. E non sarà l’ultimo.
Sono incazzato perché, nelle nostre piazze, le persone che manifestano il proprio disagio vengono prese a manganellate.
Lo sono perché chi manifesta le proprie difficoltà non viene aiutato, viene represso.
Sono incazzato perché, a pochi chilometri da qua, in una stazione dismessa, devo assistere allo spettacolo messo in piedi da un buffone. Che non si cura della gravità della situazione.
Lo sono perché il cambiamento promesso ha mantenuto solo la promessa di lasciare tutto com’è.
Sono incazzato perché, sempre il buffone, promette regali e aiuti economici come se fosse una televendita. E poi si riprende tutto.
Lo sono perché l’identità politica, anzi, il retaggio ideologico da cui provengo si è diluito, quasi scomparso, in un partito che non ha anima.
Sono incazzato perchè i sedicenti politici locali pensano di saper fare ma sono degli incapaci.
Lo sono perchè sta continuando la fiera delle poltrone e dei favori. E non c'è ritegno.
Sono incazzato perché un ragazzino di 17 anni è morto falciato da un’auto guidata da una persona in stato di ebbrezza.
Lo sono anche perché tutti invocano la forca ma, in realtà, tutti ci siamo messi al volante dopo aver bevuto. E non serve la forca, serve il buonsenso.
Sono incazzato perché mi sento impotente.
Lo sono perché le cose non cambiano e non lo faranno.
Io, oggi, sono incazzato perché lo ero anche ieri.
E lo sarò domani.

7 ottobre 2014

In fondo

...la cosa importante è avere la certezza che non si stia perdendo tempo...
...che non si stiano buttando al vento giorni, pensieri, respiri...

2 ottobre 2014

Farewell Train

A volte la vita diventa metafora di stazioni.
Si prendono treni per andare e poi si torna al punto di partenza; arricchiti d'esperienze e con nuovi colori negli occhi.
Si incrociano centinaia di passeggeri distratti e si viaggia spesso con alcuni pendolari. Sempre alla stessa ora, sempre sullo stesso treno, sempre sul medesimo sedile.
Può capitare di incontrare una persona in attesa del proprio treno. Un treno che a momenti arriverà, si fermerà e poi ripartirà, portandsela via.
E saranno pochi gli istanti concessi. Pochi gli sguardi e le parole scambiate. In numero così esiguo che non sarà permesso di capire meglio, di approfondire. Quella persona partirà dopo pochi attimi e lascerà la banchina invasa dallo spostamento d'aria di un treno che si muove e la testa piena di lampi mnemonici e dubbi suggestivi.
Resterai in piedi a guardare il retro di un treno che sta prendendo velocità, godendo di quei pochi momenti e chiedendoti se ci sarà un ritorno.
Resteranno i bagliori intravisti nello spazio temporale avuto a disposizione per soddisfare la curiosità.
Resteranno domande che, un giorno, potrebbero aver risposta.
Resterai tu. In piedi. A scrutare i binari che diventano sempre più vicini, sapendo che la vicinanza è una questione di prospettive.
"...per quel che mi riguarda sei un continente obliato...
...per quel che ho visto, in fondo, mi è piaciuto..."

14 agosto 2014

12 luglio 2014

..and I know it...

Non sono più un ragazzino. E' il pensiero che mi attraversa la mente.
Due ore scarse di allenamento. Poi, appena l'attività finisce, esplode un dolore alla testa.
Vado dal dottore. Uno che quasi non conosco perchè, fortunatamente, non ne ho avuto molto bisogno.
Il dottore, over quaranta con un tutore al braccio, mi consiglia una TAC alla testa. Io so che la consiglia per evitare il rimorso di aver lasciato cadere nel vuoto certi sintomi.
Esco dal suo studio con una richiesta urgente. "Urgente" è una parola che, tendenzialmente, mette ansia ma, in Italia, vuol dire "necessario un controllo senza che debbano passare alcune settimane".
Mi dirigo verso l'ospedale di riferimento. Guido come se fosse un giorno qualsiasi. In realtà, in un angolo remoto delle viscere, una domanda mi pulsa dentro. Batte e ribatte..sembra un metronomo.
Circa dodici chilometri ad un ritmo lento. Non quello del traffico. Il ritmo è quello di questa domanda che preme per avere risposta...TUM...TUM...TUM...
Parcheggio...TUM...TUM...TUM...
Passo la porta, la portineria, il corridioio...ma non riesco a far passare il quesito che TUM...TUM...TUM...
Riempio i moduli, pago quel che c'è da pagare, aspetto...TUM...TUM...TUM...
L'infermiere mi fa togliere gli orecchini...TUM...TUM...TUM...spengo il telefono...TUM...TUM...TUM...mi sdraio...TUM...TUM...TUM...
Improvvisamente il mio personale metronomo tace e si placa il mio battere interiore.
Capisco che sono pronto. Capisco che l'esistenza possa terminare da un momento all'altro. Sono solo mentre mi rendo conto che NON c'è problema. Non mi auspico la morte ma, quando arriverà, sarò presente e porterò con me la mia dote.
Quel giorno non ci sarà tristezza, non ci saranno lacrime.
Ci sarà la mia vita come un ciclo ormai concluso. Ci sarà la speranza di aver lasciato qualcosa: un ricordo...un canzone...un sorriso...
La sensazione di non aver lasciato niente di intentato sarà un tutt'uno con le occasioni mancate. Due pesi che, sulla mia bilancia personale, non penderanno da nessuna delle due parti.
Sono pronto. Sono disteso. Sono senza orecchini....
 

22 aprile 2014

Kaputt e Caput Mundi

Nel 1992 mi sono trasferito in Toscana.
O, come piace dire a me, i miei genitori mi hanno prelevato dalla città più bella del mondo e mi hanno deportato in un paesotto, composto di molteplici paesini.
Esteticamente il confronto è impietoso: la Storia contro quattro cagate liberty, impianti termali allo sbando e centinaia di alberghi.
Socialmente è stata una perdita di varietà umana non indifferente.

20 aprile 2014

Tornate a casa nani



La mia amica Marta frequenta un uomo sposato. Sono mesi che lo vede. Nelle pause che lui ritaglia dal proprio matrimonio.
Lui dice che la ama ed il rapporto va al di la della semplice scopata. Però, non si decide a lasciare la moglie.
Lui ci pensa. Sono mesi che ci pensa. Parrebbe potergli esplodere il cervello da quanto ci rimugina sopra.
E Marta ha aspettato.

17 aprile 2014

Misunderstanding

Amica1: ti ho visto, ieri. Eri con una ragazza. Ridevate. Sembravate innamorati...
Io: si? Sarà contento il suo fidanzato...

13 aprile 2014

Non c'è più molto tempo e non c'è nessun rumore...

Non esistono le epifanie. Non ci sono momenti nei quali capisco cosa potrebbe essere giusto e cosa no.
L'illuminazione lascia il posto alle sensazioni che mi guidano in una certa direzione interiore.
In questi giorni, ho capito che cercare la felicità non ha nessun senso perchè è un concetto utopico e, di conseguenza, non è una meta raggiungibile.
Nella realtà dei fatti, devo cercare, e seguire, la strada che più si avvicina alla felicità; quella che, per il solo viaggiare, mi fa stare bene.
Il momento illuminante lascia il posto alle sensazioni e la felicità si fa da parte per un viaggio lieve e felice.
In ogni caso, devo avere i coglioni. In caso contrario, meglio restare sotto le coperte.
"...That's one more time around... the sun is going down...
The moon is out, but he's drunk and shouting...putting people down
He's pissing... he's living... a day he'll soon forget..."

12 aprile 2014

Giorni

Con gli anni, ho imparato una cosa: quello che si pensa alla luce della luna non riflette, per forza, il pensiero quando c'è il sole.
Ho imparato a pensare alle cose prima di dirle, o farle.
Sono finiti i tempi nei quali una frase classica era "ho bevuto, toglimi il cellulare dalle mani!".
Probabilmente sono cresciuto. Non ho più bisogno di slanci alcolici. E, sopratutto, riesco a conciliare i pensieri della notte con quelli del giorno.

8 aprile 2014

武士道

Apprezzo la delicatezza e la determinazione della cultura giapponese. Crisantemo e spada.

Prima della seconda guerra mondiale, il Giappone ha investito pesantemente in armamenti, perchè credeva fosse la via da seguire per uscire dal proprio medioevo, secondo una modernizzazione del concetto di samurai.

La musica è finita

La solitudine è l'unica medicina che conosco. E' l'unica stanza della mia anima dove posso ritrovarmi con persone fidate (me stesso) e parlare di tutto senza filtri, mettendo a nudo ogni più piccola cosa.
E' il luogo nel quale, quando leggo e rileggo una pagina senza capire, posso decidere di voltarla e passare alla successiva.
A forza di rileggere sempre le stesse righe, le stesse frasi, le stesse pause, la vista si annebbia e perdo di vista l'obiettivo assoluto: un sano benessere epicureo. La ricerca totale dello star bene.
Mentre per il corpo serve solo allenamento fisico, per la mente devo staccare. Devo essere distaccato e razionale, valutare gli eventi secondo giuste proporzioni logiche. Il cuore, invece, seguirà la ragione e la modellerà a suo piacimento.
Certe pagine vanno girate, prima di rimanere schiacciati perchè, in definitiva, niente è eterno e la gente va sempre via.

6 aprile 2014

Da non credere

Con gli anni, ci si fa una certa idea di se stessi. Spesso, alcune caratteristiche sono "suggerite" dagli altri.
Ci sono persone universalmente ricosnociute come "quello simpatico". O quello "generoso". Cose simili.
Nel tempo, io sono diventato "quello inaffidabile".
Me lo hanno ripetuto gli amici, praticamente tutte le fidanzate.
Tutte eccetto una. Una ragazza che, malgrado gli eventi, crede in me. Sempre e da sempre, perchè mi conosce.
E parlando con lei, non di rado, scopro nuove prospettive, punti di vista differenti; mi regala frasi semplici ma che hanno un denso significato.
E capisco che, in giro per questo pianeta, le persone inaffidabili sono altre. Sono quelle che mentono, che giocano su due tavoli, che promettono unioni e le disattendono. Di facciata, sono ineccepibili. Ma solo perchè "certe cose non si dicono".
Io, al contrario, le cose le dico, cammino in un paio di scarpe alla volta, non mi piace raccontare frottole, sono onesto anche quando si tratta di cose spiacevoli.
Io sono AFFIDABILE più di tanti. Però, mi guardo dentro e faccio autocritica più del dovuto perchè voglio migliorare.
E non ho bisogno di una medaglia, del consenso popolare o di essere portato come esempio didascalico in un racconto intorno al fuoco.
Io ho bisogno della mia etica inattaccabile, di portare avanti la mia questione morale, di essere fatto di sentimenti dirompenti e di un sentire leggero ma acuto.
Vi aspetto giù dal piedistallo perchè, quando saremo tutti con il culo per terra, potremo cominciare ad andare al di la di convinzioni errate
Aspetto il momento nel quale, chi vorrà, diventerà giudicato, e non più giudice, e potrà scegliere di conoscermi sul serio.

In ogni caso, lei crede in me.

5 aprile 2014

Sembra che vada di moda...

Da un giorno all'altro, quella persona non la vedo più. E prima la incrociavo tutti i giorni.
Il negozio è chiuso. Penso che il motivo sia "la crisi".
Da un giorno all'altro, la vedevo sofferente, rilassata, senza capelli, con i capelli. E un saluto, due chiacchiere, una sigaretta, uno "scusa, ho scordato l'accendino".
Da un giorno all'altro, penso che non la rivedrò perchè il negozio è fallito.
Invece, non la vedrò più perchè non c'è più.
Sembra che, intorno a me, questo male vada molto di moda.
E allora, voglio la moda del non perdere tempo.
Voglio un trend personale che mi faccia provare senza paura.
Senza fermarmi, ogni dieci secondi, per chiedere a me stesso: "rimpianto o rimorso?".
Mentre lo chiedo il presente mi ha già abbandonato, il futuro si presenta e il passato ha una pagina in più, scritta sulla pelle.
Voglio una moda sincera, da indossare tutti i giorni.
Voglio una moda che non temporeggi, che parli con il cuore, sotto la guida della ragione.
Perchè, razionalmente, 3 x 3 fa 9, ma il 10 è un numero che mi ha sempre emozionato.

29 marzo 2014

Saggezza

La miglior cosa che mi abbiano detto negli ultimi mesi?
"Mi spiace perchè, ultimamente, mi sembri circondato da deficienti"

27 marzo 2014

HPDB? Afterhours: questo post contiene bestemmie

Erano gli anni novanta. Reduci dei plasticosi ottanta, scoprivamo il rock nostrano.
Nel magma di band che saltavano fuori da ogni parte, gli AFTERHOURS di Manuel Agnelli.
Qualche disco in inglese e poi, Germi del 1995. Un rock all'americana ma in italiano.
Quindi, porco cristo!

25 marzo 2014

Ignoranze

Il termine "amico" ha molte sfumature.
C'è l'Amico con la A maiuscola, quello con il quale si ha confidenza; c'è quello con il quale si sono condivise un bel pò di cose, senza necessariamente avere consuetudine al quotidiano.
E così, c'è questo amico del secondo tipo a cui hanno trovato un male del cazzo, di quelli che, oggi, sembra vadano di moda. Tanto per ricordarci che vivere non è un grande affare sul mercato.

23 marzo 2014

F.F. ovvero fermate Ferzan!

Domenica di pioggia mi reco al cinema. Senza scegliere il film. C'è chi lo ha fatto per me.
Il film non-scelto è l'ultimo di Ferzan Ozpetek. Fino a quando non sono in sala, ne ignoro anche il titolo.
Ok! Il cinema ha il suo fascino, sempre, ma informarsi un pò...

22 marzo 2014

#3

Credo che ogni uomo sia un'isola.
L'isola, però, non sceglie di esserlo. E' obbligata.
E l'uomo?

11 marzo 2014

#2

Sono il cattivo maestro di me stesso: impartisco ed imparo lezioni
Sono il cattivo tenente della mia testa: faccio le regole solo per non seguirle

10 marzo 2014

#1

...per perdersi bisogna esser molto bravi a ritrovarsi...

8 marzo 2014

Suonala ancora, Sam...

"Faccio il musicista"
Risposta uno: "E di lavoro?"
Risposta due: "Bello! Che musica fai?"
Alla stessa domanda, si risponde in modo diverso, secondo il luogo in cui viene posta.
All'estero, mi raccontano, danno la risposta due.
In Italia...che te lo dico a fare!