6 aprile 2014

Da non credere

Con gli anni, ci si fa una certa idea di se stessi. Spesso, alcune caratteristiche sono "suggerite" dagli altri.
Ci sono persone universalmente ricosnociute come "quello simpatico". O quello "generoso". Cose simili.
Nel tempo, io sono diventato "quello inaffidabile".
Me lo hanno ripetuto gli amici, praticamente tutte le fidanzate.
Tutte eccetto una. Una ragazza che, malgrado gli eventi, crede in me. Sempre e da sempre, perchè mi conosce.
E parlando con lei, non di rado, scopro nuove prospettive, punti di vista differenti; mi regala frasi semplici ma che hanno un denso significato.
E capisco che, in giro per questo pianeta, le persone inaffidabili sono altre. Sono quelle che mentono, che giocano su due tavoli, che promettono unioni e le disattendono. Di facciata, sono ineccepibili. Ma solo perchè "certe cose non si dicono".
Io, al contrario, le cose le dico, cammino in un paio di scarpe alla volta, non mi piace raccontare frottole, sono onesto anche quando si tratta di cose spiacevoli.
Io sono AFFIDABILE più di tanti. Però, mi guardo dentro e faccio autocritica più del dovuto perchè voglio migliorare.
E non ho bisogno di una medaglia, del consenso popolare o di essere portato come esempio didascalico in un racconto intorno al fuoco.
Io ho bisogno della mia etica inattaccabile, di portare avanti la mia questione morale, di essere fatto di sentimenti dirompenti e di un sentire leggero ma acuto.
Vi aspetto giù dal piedistallo perchè, quando saremo tutti con il culo per terra, potremo cominciare ad andare al di la di convinzioni errate
Aspetto il momento nel quale, chi vorrà, diventerà giudicato, e non più giudice, e potrà scegliere di conoscermi sul serio.

In ogni caso, lei crede in me.

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