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10 febbraio 2016

Esce dalla memoria: canzone

Riascolto questo disco. 
Dentro c'è una canzone.  
Questa canzone è parecchio vecchia. Meno di me.
Siamo circa all'inizio degli anni 90. La band che la suona sta letteralmente per esplodere sulla scena musicale. Da Seattle alla conquista del mondo. 
La canzone tratta il lato B dell'amore. La sua parte meno colorata, quella nera. 
La sensazione è quella di una persona che si sta aggrappando al ricordo di una cosa svanita per non andare a fondo. 
Tutto ormai è nero: il loro amore, l'aria che si respira fuori, ogni sensazione. 
Lui l'ha perduta e si aggrappa forte a quello che c'è stato. 
Lui potrebbe odiarla, potrebbe odiarsi ma, alla fine del brano, c'è un'apertura inaspettata. 
Lui le augura il meglio, le augura una vita bellissima, le augura di essere una stella nel cielo di qualcun altro. Anche se non sarà il suo, di cielo. 
Ma lui sa che si appartengono e questo porta tutto su di un altro piano, fa vedere tutto sotto un'altra ottica. 
La mia canzone preferita di sempre e per sempre.
Occhi lucidi, tristezza, speranza a e consapevolezza che niente li potrà separare.
Una canzone che mi farà stare bene all'infinito. Anche se triste.
Ma in fondo, ogni cosa bella ha un lato B che va ascoltato ed apprezzato perchè esiste.

"...I know someday you'll have a beautiful life,
I know you'll be a star 
In somebody else's sky, but why        

Why, why can't it be, why can't it be mine  
WE BELONG TOGHETER..."             


Signore e signori, Black!


18 gennaio 2015

Hear the sirens...

"...It’s a fragile thing, this life we lead, if I think too much, I can’t get over
When by the graves, by which we live our lives with death over our shoulders
Want you to know, that should I go, I always loved you, held you high above too
I studied your face, the fear goes away..."

13 aprile 2014

Non c'è più molto tempo e non c'è nessun rumore...

Non esistono le epifanie. Non ci sono momenti nei quali capisco cosa potrebbe essere giusto e cosa no.
L'illuminazione lascia il posto alle sensazioni che mi guidano in una certa direzione interiore.
In questi giorni, ho capito che cercare la felicità non ha nessun senso perchè è un concetto utopico e, di conseguenza, non è una meta raggiungibile.
Nella realtà dei fatti, devo cercare, e seguire, la strada che più si avvicina alla felicità; quella che, per il solo viaggiare, mi fa stare bene.
Il momento illuminante lascia il posto alle sensazioni e la felicità si fa da parte per un viaggio lieve e felice.
In ogni caso, devo avere i coglioni. In caso contrario, meglio restare sotto le coperte.
"...That's one more time around... the sun is going down...
The moon is out, but he's drunk and shouting...putting people down
He's pissing... he's living... a day he'll soon forget..."

16 ottobre 2013

Lampi di onestà. Lighning Bolt, Pearl Jam



Dare un giudizio su un nuovo disco dei Pearl Jam è difficile quanto rispondere alla domanda “vuoi più bene al babbo o alla mamma?”.

Dare un giudizio sulla nuova uscita della band che ti ha cresciuto e cullato negli ultimi 22 anni pone di fronte a dubbi etici di difficoltà pari alla soluzione del cubo di Rubik (o Rubrik o come si chiama).

Dare un giudizio sul nuovo album della band che ha, come cantante e autore, la persona che io, e non credo sia un mistero, considero un’eccellenza del genere umano, risulta scomodo.

Difficile e scomoda è la strada di chi si pone in tale situazione.

27 maggio 2012

Cinque versi - Pearl Jam #3


“I wish I was the pedal brake that you depended on 
I wish I was the verb 'to trust' and never let you down”
(Wishlist)

“i got scratches, all over my arms
one for each day, since i fell apart
i did...oh, what i had to do, if there was a reason, it was you”
(Footsteps)

 
“now the man of the hour
has taken his final bow
as the curtain comes down
i feel that this is just
goodbye for now”
(Man of the hour)

“Like a tear in all we know
Once dissolved we are free to grow

What is human, what is more?

I'll answer this when I get home”
(Severed Hands)

“so sing just like him, fuckers
it won't offend him
just me
because he's dead”
(04/20/2002)



12 aprile 2012

No matter how cold the winter...

Sarebbe bello riuscire a fare una lista degli errori commessi. Potrebbe essere utile. Ma anche no.
Perchè sono vivo e ho voce e mani per dare vita a canzoni. Di altri o mie.
E poi le risento e sto bene.
Un benessere diverso da quello dell'esecuzione ma si tratta sempre di vibrazioni positive.
Durante un'esibizione devo stare attento a chi suona con me, buttare un occhio alla gente davanti, evitare di fare errori o di esagerare. Ogni tanto ci sono degli istanti in cui mi ritrovo ad esser parte di un unico organismo regolato dalla musica. Può essere una frase. Oppure una nota. O uno sguardo con qualcuno. A volte, un movimento con il braccio o con la mano. Si accende una spia nella testa, di colore verde, che mi dice che va tutto bene e che la via è quella giusta.
Risentendomi, invece, evitando di far troppo la conta degli errori o delle cose migliorabili, si avvia un senso di deja-vù con cadenza fluttuante tra presente e passato. E, in alcuni momenti, ritorna netta la sensazione di esserci per restare. Perchè niente e nessuno potrebbe smuovermi da quella melodia.
Perchè mi basta una chitarra o semplicemente la mia voce e sono contento così. Aver imparato un modo di esprimermi che può raggiungere chi ascolta ma, cosa più importante, raggiunge me stesso. Dentro. In profondità.
E va bene così.
E alcune canzoni mi dicono che andrà tutto per il meglio.
Tutto il resto serve come sfondo. Mentre resto piantato in terra con i piedi ben saldi e la testa lucida e pronta.
E, tra una frase e l'altra, quello che conta è solo respirare.

9 aprile 2012

Cinque Versi - Pearl Jam #2


Vacate is the word...vengeance has no place so near to her
 (Immortality)

 “You're an angel when you sleep...
How I want your soul to keep of and all around the bend
 (Around The Bend)
I am ahead, I am advanced
I am the first mammal to make plans, yeah
I crawled the earth, but now I'm higher
Twenty-ten, watch it go to fire
It's evolution, baby
(Do the evolution)
And fuck me if I say something you don't wanna hear from me
And fuck me if you only hear what you wanna hear
Fuck me if I care,... but I'm not leaving here
(Save You)
 
It's an art to live with pain,... mix the light into grey...
(Love Boat Captain)

8 aprile 2012

Cinque Versi - Pearl Jam


Oh, dear dad, can you see me now?
I am myself, like you somehow
(Release)

Escape is never the safest path
(Dissident)

My god it's been so long, never dreamed you'd return
But now here you are, and here I am
Hearts and thoughts they fade...away...
 
(Elderly woman)

I'll swallow poison, until I grow immune 
I will scream my lungs out till it fills this room
(Indifference)

Nothing's changed, but the surrounding bullshit, that has grown...
(Off He goes)

5 aprile 2012

Dodici - e più - concerti (ai quali ero presente)

1.   Francesco Guccini - Palasport, Firenze. 1993 (?)
2.   Bad Religion - Rolling Stone, Milano. 1994
3.   Pearl Jam - PalaEur, Roma. 1996
4.   Le notti di Maciste (CSI, Marlene Kuntz, Ustamamò, Disciplinata, ecc...) - Cencio's, Prato. 1998
5.   Neil Young -  Piazza Napoleone, Lucca. 2001
6.   Ani Di Franco - Tenax, Firenze. 2001
7.   Pearl Jam - Piazza Duomo, Pistoia. 2006
8.   Okkervil River - Viper, Firenze. 2007
9.   Bruce Springsteen & The E-Street Band - Stadio Olimpico, Roma. 2009
10. Afterhours - Teatro Comunale, Firenze. 2010
11. Pearl Jam - Parco S.Giuliano, Mestre. 2010
12. Davide Van de Sfroos - Sashall, Firenze. 2011

Sono questi per stato d'animo del momento, perchè era la prima volta, per la compagnia, per l'artista sul palco, perchè mi son venuti in mente al volo ed altri no...
E poi:
Guccini a Porretta (199x): avevo appena finito la sessione d'esame, sdraiato sul prato con addosso la mia maglietta dei Marlene e accanto la ragazza che mi piaceva ma con la quale eravamo rimasti amici
Disciplinatha a Pistoia (199x. Auditorium): spaccavano di brutto
Marlene Kuntz: al Cencio's, nel 1999, ero sporco di fango perchè avevamo impatanato la Uno di sua madre che poi abbiamo lavato con un tubo di gomma di un benzinaio chiuso. Lavato...bagnato, via!
Modena City Ramblers: non ricordo dove e quando ma ballavo a torso nudo ed era estate ed ero ancora un pupo e, cazzo, quanto stavo bene!

19 marzo 2012

Wishlist

Vorrei avere un programma alla radio e mettere solo canzoni che mi scuotono
Vorrei scrivere versi e melodie che vengano da dentro e condividerle
Vorrei avere una famiglia meno disfunzionale anche se diversa da quella del mulinobianco
Vorrei poter giocare a basket come facevo prima
Vorrei avere la costanza di andare a correre ogni giorno senza pensare che sia una cosa alienante
Vorrei la macchina del tempo e tornare indietro a vedere cosa c'è che non va nella mia personale storia chiamata vita
Vorrei la bacchetta magica ma non gli occhiali di erripotter
Vorrei non aver perso di vista tante persone del passato solo perchè è successo
Vorrei che almeno ci fosse stato un motivo
Vorrei cercare di essere coerente con me stesso, anche negli errori
Vorrei non devermi giustificare ma incedere sempre a testa alta
Vorrei essere qualcun altro ma mi rendo conto che preferisco essere me
Vorrei capire perchè la vita è fatta di pieni e di vuoti
Vorrei capire perchè, spesso, ci costringiamo ad accettare i secondi e a non cercare i primi
Vorrei poter evitare la diplomazia
Vorrei prendere a calci in culo un pò di gente ma sono contraio all'uso della violenza
Vorrei non essere contrario all'uso della violenza
Vorrei tollerare come il Drugo
Vorrei poter non giocare di sabato come Walter
Vorrei non avere mai dubbi e, in loro presenza, prenderla come viene
Vorrei essere il riflesso della luna piena sul tetto della tua auto