6 giugno 2020

Verso la fine - Parte Seconda

Leon - San Martin del Camino - El Ganso - Ponferrada - Villafranca del Bierzo - La Faba - A Balsa - Ferreiros - Ligonde - Melide - O Pedrouzo - Monte Do Gozo - Santiago.

Questi i posti posti dove ci siamo fermati sulla via per Santiago.
Proverò a scrivere due note per ogni tappa. In base alla memoria.

Monte do Gozo
Il primo posto da cui si vede, finalmente, Santiago.
Negli anni 90, la Xunta de Galizia ha investito parecchi soldi in tutta la regione per implementare il Cammino.
Ci hanno visto una fonte inesauribile per il turismo e così è stato.
A Monte do Gozo c'è un monumento che ricorda il Cammino di GiovanniPaoloSecondo. Proprio qua hanno scavato la montagna e creato un luogo che può accogliere 4000 pellegrini (1000 per la questura di Roma).
Decidiamo di dormire li per partire presto la mattina dopo e fare gli ultimi 5 chilometri.
Sono tutte strutture messe in fila lungo una discesa. Saranno almeno venti ma, al momento, di sperte ce ne sono solo 2.
Più in basso, i resti dell'investimento.
Una piccola zona commerciale abbandonata.
Un mega anfiteatro all'aperto.
Una piscina ottagonale (o esagonale) gratuita ed in funzione.
Pare che nell'anfiteatro si svolgano ancora concerti.
Regna ovunque l'aspetto spettrale simil-MilanoExpo.
Il giorno seguente percorriamo, sotto una pioggerella fine, gli ultimi chilometr e siamo a Santiago!

Santiago
Dal cartello all'ingresso della città e pizza della Cattedrale ci sono ancora due o tre chilometri.
Li facciamo nel buio di una cittadina che ancora dorme.
Passando sotto una porta, accediamo alla piazza. Il clima è molto strano. Deserto.
Ancora oggi mi rendo conto di non essermi reso conto (scusate il gioco di parole) che il viaggio era finito.
Ancora oggi, ho il sospetto che la fine di quell'esperienza possa essere stata l'inizio della fine di altro.
Voglio pensare che possa essere stato un nuovo inizio per tutti e due.
Un inizio lento come il muoversi a piedi attraverso la Spagna.
Un inizio dilatato come lo stare insieme separati da due treni e trecento chilometri.
Un inizio di una fine che, nel profondo, non ci sarà mai e che, probabilmente, ci legherà per sempre. Anche se non lo sappiamo.
La fine di un cammino fisico che ci ha fatto scoprire il nostro cammino più bello.

(Il Cammino continua nel 2019...)

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