10 giugno 2020

Opposti

Parto molto presto. Tipo le 5.
Esco da una Oviedo semideserta.
In giro, ci sono io e persone che rientrano dalla serata precedente. Taxi in fila che aspettano di iniziare la loro giornata fatta di chilometri e sconosciuti.
Il contrasto tra me che inizio e gli altri che finiscono è abbastanza affascinante.
Loro sono alla fine di una notte che gli lascerà in dono il mal di testa alcolico del day after; io, invece, sto compiendo i primi passi di questa nuova avventura.
Ieri, fuori dall'aereoporto, ho conosciuto Dennis, romagnolo.
Ci siamo salutati per raggiungere i rispettivi albergue e ci siam ritrovati per ora aperitivo/cena.
Abbiamo preso confidenza con la sidra asturiana. Leggermente gassata e dal sapore docleamaro (più dolce, in verità).
Chi la serve tiene il bicchiere ad altezza coscia e versa con il braccio quasi disteso sopra la testa.
Inutile dire che un parte finisce per terra o sui loro pantaloni.
La procedura serve per liberare il gas dalla bottiglia e rendere la sidra più "ferma".
Andiamo a dormire presto, augurandoci buen camino.
Sono riuscito a lasciare Oviedo non senza difficoltà. All'interno della città, le conchas (conchiglie) sono un inserto bronzato nei marciapiede. Questo mi porta a stare molto attento perchè non sono poi così visibili.
Mentre la città dorme, o torna a casa, raggiungo il quartiere Florida e la periferia, quindi mi inoltro in un bosco.
Accompagnato dalla pioggerella asturiana: fine ma non sgradevole.
L'asfalto si alterna con i boschi; il terreno duro si scambia di posto con la scivolosa morbidezza della natura.
Finalmente, ritrovo la meravigliosa solitudine del camminare.
Sono solo ma posso stare con me stesso, con i miei pensieri. Ed un occhio a dove metto i piedi.
Intanto ritorna la memoria fisica del camminare, dei suoi dolori leggeri, della sua fatica sopportabile dovuta ai continui saliscendi.
Arrivo a Grado nel pieno del suo mercato settimanale. Ed io non amo i mercati. Mangio un panino, scalzo, di fronte ad una chiesa. Io sono senza scarpe, non il panino.
Riposato il corpo e con lo spirito leggero, decido di non fermarmi in questa cittadina (che sarebbe una delle tappe "da guida").
Faccio la spesa in un supermercato e riparto verso San Juan de Villapanada.

Grado, 11 Agosto 2019

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