24 settembre 2016

Bianco, nero e grigio

La verità non è un concetto assoluto.
Mi correggo: la verità empirica non è un concetto assoluto.
Scientificamente, un esperimento può portare, se ripetuto in determinate condizioni non mutevoli, a risultati che si posso definire verità.
Nel mondo degli esseri umani, la verità è quasi sempre empirica.
Un esempio? Un esempio!
Se due persone mi raccontano lo stesso episodio, quest'ultimo potrebbe esser narrato in modi diversi.
Tutto questo può essere dovuto alla componente emozionale di chi lo ha vissuto (diversa per ciascun soggetto) oppure al fatto che tra le due parti esiste un contrasto.
Si passa, quindi, da verità oggettiva a verità soggettiva. Dovuta alle emozioni o ad una certa dose di partigianeria.
Un film al cinema può essere riportato in base alle emozioni (ed al gusto personale).
Una conversazione, invece, può essere narrata diversamente se sussiste una controversia. Oltre alla componente emozionale di cui sopra.
Nel secondo caso, il problema sta tutto nella situazione di stallo che si crea quando due soggetti non sono in grado di comunicare. Quando avviene il classico "dialogo tra sordi" o tra persone che parlano "lingue" diverse.
Quando non ci si "accontenta" di quanto ci viene detto. Quando non si prova, nemmeno per un secondo, a capire le ragioni dell'altro ma, in maniera del tutto egoistica, ci si incaponisce a considerare quanto succede, e viene detto, secondo il proprio modo di vedere il mondo o secondo schemi propri, che mirano alla semplificazione ed all'appiattimento dei dislivelli sfumati della realtà.