15 giugno 2020

Avventure

Arrivo a Campiello dopo una tappa in solitaria.
Casa Herminia è un albergue totale: ristorante, tienda, market, bar, circo, opificio, base spaziale e chissà cosa altro.
Sono il primo ad arrivare in camerata e mi godo una doccia in serenità e con la lentezza concessa dal non avere una fila di persone che aspettano.
Mentre stendo i panni, faccio la conoscenza di una ragazzo spagnolo che ci tiene a farmi presente che lui è un camminatore-alpinista-supereroe ma che, camminando con un amico in sovrappeso, va piano per aspettarlo. FilantropMan.
Il clima del paesino è molto piacevole e arrivano anche tutti gli altri conosciuti in precedenza.
In realtà, Campiello è una piazza lungo la via principale. Tipo paese di montagna.
Per pranzo, menu del pellegrino che, ad un costo veramente basso, nutre per almeno due o tre pasti (salterò la cena).
La tavolata è composita, tra spagnoli ed italiani.
Ci sono Vera e Daniela. Quest'ultima, milanese doc, superata una separazione e superati i cinquanta ha deciso di provare quest'avventura.
Per quanto mi riguarda, l'avventura è capire che lavoro fa.
Psicologa? No. Mental coach? No. Aiuta gente a fare cose e vedere gente? Forse...
Pomeriggio e sera passano tra amabili chiacchiere e birrette.
Marco, Dennis, Antonio e gli altri.
Siamo tutti qua.
Domani, sarà la volta della Ruta des Hospitales.Questo tratto è l'antico sentiero in quota dove, per "hospital", si intendeva il luogo atto ad accogliere i pellegrini sulla via per Santiago.
Ne parlano come di un tratto molto impegnativo e, in caso di maltempo, pericoloso.
Dopo O'Cebreiro anche qua abbiamo la nostra "cima Coppi".
Ogni cammino ha il suo spauracchio, il suo pezzo di strada che, ingigantito come nei racconti di un pescatore ballista, assume i contorni dell'avventura epica e sovraumana.
Si sentono cose che spingerebbero anche Ercole a scendere di casa in ciabatte, fermarsi al bar e ritornare a letto dicendo a tutti "oggi non mi sento mica tanto bene..."
All'accoglienza dell'albergue, la signora alla reception ha provato a convincermi a prendere auto per eliminare i primi 7 chilometri della tappa e partire direttamente ai piedi della Ruta. La trovo una proposta quasi offensiva anche se lei si giustifica dicendo che fino a quel punto non c'è niente di interessante da vedere e che avrei risparmiato le forze. Pessima proposta e pessime motivazioni.

Campiello, 13 Agosto 2019

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