25 aprile 2008

A buon mercato

La vita odierna è ormai così. A buon mercato. Mi hanno convinto di stare bene. Perchè ho il cellulare, la macchina a rate, vestiti, cose in genere. In cambio prendono soldi e mi costringono a lavori solo inizialmente appaganti con contratti sulla soglia della legalità. Faccio parte del popolo degli invisibili, dei precari, di quelli che per vedere una pensione devono scippare una vecchia all'uscita della posta. Mi donano connessioni internet super veloci per scaricare musica che non ascolterò mai, film che se non fossero esistiti sarebbe uguale. Ho l'accesso ai siti più disparati, raccolte di porno con azioni che nella vita reale stento a credere sia possibile eseguire, blog dal dubbio fascino e incerto italiano. Nei diari on line si trova il mondano, la svampita, l'adolescente lesbica perchè a quindici anni ha già provato tutto, il super sensibile, il disincantato, la snob alternativa. Chilioni di foto. Alcuni album colpiscono perchè sembrano Beverly Hills (il serial tv): tutti sorridenti, in posti esotici e d'aspetto più che sopra la media. Le location non sono mai il prato dietro casa ma Sharm-el-sheik, o come cazzo si scrive, Djerba, o come cazzo si scrive, feste hawaiane in spiaggia, spiaggiate con più donne che sabbia, ultimo dell'anno dal fascino retrò anni ottanta. La realtà, i giornali, la tv, mi portano a confrontarmi con una realtà che non mi appartiene, che forse non appartiene a nessuno. La costruzione di un mondo dorato che sembra sempre a portata di mano ma che in reatà...no...sbaglio...niente realtà.

Nessun commento: