6 maggio 2008

Ciao...

Una telefonata nel cuore della notte. Una voce impastata dalle lacrime, parole che inciampano nei singhiozzi. Un lutto. Inaspettato. E la realtà mi travolge. Una brutta realtà. Lei che piange ed io impotente. Lei che volevo fuori dalla mia vita ed io che vorrei essere nella sua, ora più che mai.
Lacrime che scendono e lacrime che mi appesantiscono gli occhi. Considerazioni.
Su tutte: è una vita di merda ma questa è quella che c'è.
Una vita troppo breve, forse, e troppe volte si rimanda a non si sa bene quando e se questo "quando" ci sarà.
Poi il dolore degli altri, il suo dolore che mi uccide perchè non se lo merita, perchè ha già sofferto, perchè per lei vorrei solo gioie.
Ed io preoccupato per lei, per come potrà continuare la sua vita.
Ed io triste perchè quella persona mi piaceva. Era uno di quelli che, anche se conosciuto da pochi mesi e frequentato sporadicamente, mi piaceva avere nella stessa stanza. Mi piacevano i suoi metodi sbrigativi, di uno che sa il fatto suo, che se ne sbatte del giudizio altrui perchè se anche avesse sbagliato lo avrebbe ammesso. Mi piacevano le cose che diceva, come le diceva ed il fumo della sigaretta a circondargli perennemente la faccia. Mi piaceva il suo non scendere a compromessi...
Era un uomo che mi piaceva. Era un padre, un marito, era suo padre.
Non mi piace vederla soffrire, non mi piace che lui non ci sia più per lei, che non lo potrà più rivedere, ripetergli cose già dette o dirgli quelle che non ha mai avuto il tempo o il coraggio.
E il tempo è troppo veloce, corre e non aspetta nessuno. Ogni giorno potrebbe essere l'ultimo, non solo per me ma per chiunque altro.
VIVVERE è la più grande vendetta contro il tempo che, se distratti, ci porta via quello che avremmo voluto fare, dire, far capire...vivere...
Per lei, ora, un passo alla volta...non è sola...le voglio bene...
Hasta Siempre...

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