2 gennaio 2010

2009. Niente da capire

L'anno è finito come è iniziato. Allontanando persone. Vestendo i panni dello stronzo, o peggio, dell'immaturo.
Nel mezzo, la conferma che non riesco ad uscire dagli anni 90. Musica, vestiti, pensieri. Gli stessi.
Il Giappone. Matrimoni e figli che nascono. Dagli altri, per fortuna.
Infortuni ripetuti sul campo da gioco col timore di dover smettere e la volontà di continuare.
Poi che altro?
Le solite prove di esilio volontario dal mondo che si sono andate a scontrare con una nuova "avventura" intrapresa. Avventura tra virgolette perchè qua nessuno si è sentito eroe. Qua nessuno è fiero di se stesso ma neanche deluso. La delusione che creo la cedo, al solito, a quella parte del genere umano che, brillantemente, decide di avvicinarmi.
Poi, il Giappone. L'ho già detto ma è stato un viaggio che ricorderò anche quando sarò vecchio e rincoglionito, dimenticando, giorno dopo giorno, piccoli particolari e rafforzando la visione d'insieme.
Qualche bel libro letto. Qualche scoperta. Birra & birra. Un paio di "alligatori" (da leggere e da bere).
Riflessioni continue nel tentativo vano di capire. Gli altri, me stesso, il nulla.
Direi basta...visto che non c'è niente da capire.

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