19 marzo 2011

Incontro

Incontradola per strada dopo anni, improvvisamente la realtà mi è balzata agli occhi.
Come sempre, non c'è stato molto da capire ma solo da rendere evidente. Questa continua raccolta differenziata dei sentimenti è arrivata ad un livello professionale. Presi e messi da parte. Riciclabili, a volte.
"Ciao" lei
"Ciao..." io
"Come stai?"
"Alla fine non c'è male. Poteva andare peggio" io
"In che senso?" lei
"Nel senso di non esser riuscito a trovare un senso ma solo chiusura"
"Hai sempre avuto questa miracolosa capacità di buttarti tutto alle spalle. E, oggi, posso confessarti che, se da un lato, te la invidiavo, dall'altro, mi riempiva di tristezza"
"Perchè?" io
"perchè, alla fine, tutto quello che ti sei buttato dietro rischia di travolgerti. Ed arrivando alle tue spalle, non puoi accorgertene..."
"Forse hai ragione..." e tiro dritto. Interrompo bruscamente la conversazione per evitare di approfondire troppo le cose. Meglio buttarsele alle spalle.
Adesso avrei bisogno di una canzone che possa spazzar via tutto. Davanti e dietro. Che faccia tabula rasa e mi assordi con il suo rumore.
Zittisca la testa e faccia muovere le viscere.
Non so se c'è...che io stia cascando dal ciliegio?

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