Facile. Troppo.
Difficile è fare le cose sul serio. Rendere conto a se stessi e agli altri in maniera retta ed etica.
La vera sfida è condividere le altre persone, anche quelle più vicine: i loro problemi, le loro fortune. Preoccuparsi per i primi ed esser lieti per le seconde.
Tempo fa suonavo, e cantavo, canzoni che avevano un senso. Cantavo, e suonavo, canzoni mie e, in ognuna di queste, ogni frase doveva avere un senso, doveva avere un significato. Doveva DIRE. Opinabile il punto di vista ma, in ogni caso, sincero.
So che la musica non cambierà mai il mondo ma lo può rendere migliore e può aiutarlo a riflettere.
In poche righe ci posso mettere tutto un mondo. Posso rovesciarci tutto, o parte, di quello che mi porto dentro e che decido, per volontà e capacità, di condividere.
Non sempre. Non sempre ci sono riuscito.
A volte non voglio...
"Ballata nel dolo" - Anno 1999
Contavate morto dopo morto, cantavate vittoria certa
Ora fate compagnia al torto in questa guerra subito persa
Per fermare la carneficina avete usato le vostre bombe
Tank usciti da un’officina, quella vostra, sporchi ingordi
Chi mai potrà lavare il sangue sparso al suolo
di una terra da colonizzare col terrore e con il dolo?
Un maiale un po’ bambino da un ordine mortale
"Bombare l’assassino" per suo gioco personale
Vi credete gran padroni di una terra da salvare
con la forza dei cannoni che non sanno certo amare
Chi è rimasto senza casa e chi è rimasto senza vita
Usan la legge del più forte purchè a vincer siano loro
Cosa è in fondo qualche morto se a stelle e strisce lo coloro?
Chi di voi ora è un assassino?
Chi ha lordato con il sangue gli occhi di un bambino?
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