15 aprile 2011

Nel dolo...

E' facile condividere un pensiero in rete. Troppo. Semplice indignarsi. O firmare petizioni virtuali. Criticare in modo più o meno intelligente sapendo che alcuni ti leggeranno e potrebbero gradire la tua arguzia o impegno.
Facile. Troppo.
Difficile è fare le cose sul serio. Rendere conto a se stessi e agli altri in maniera retta ed etica.
La vera sfida è condividere le altre persone, anche quelle più vicine: i loro problemi, le loro fortune. Preoccuparsi per i primi ed esser lieti per le seconde.
Tempo fa suonavo, e cantavo, canzoni che avevano un senso. Cantavo, e suonavo, canzoni mie e, in ognuna di queste, ogni frase doveva avere un senso, doveva avere un significato. Doveva DIRE. Opinabile il punto di vista ma, in ogni caso, sincero.
So che la musica non cambierà mai il mondo ma lo può rendere migliore e può aiutarlo a riflettere.
In poche righe ci posso mettere tutto un mondo. Posso rovesciarci tutto, o parte, di quello che mi porto dentro e che decido, per volontà e capacità, di condividere.
Non sempre. Non sempre ci sono riuscito.
A volte non voglio...


"Ballata nel dolo" - Anno 1999

Contavate morto dopo morto, cantavate vittoria certa
Ora fate compagnia al torto in questa guerra subito persa
Per fermare la carneficina avete usato le vostre bombe
Tank usciti da un’officina, quella vostra, sporchi ingordi

Chi mai potrà lavare il sangue sparso al suolo
di una terra da colonizzare col terrore e con il dolo?

Un maiale un po’ bambino da un ordine mortale
"Bombare l’assassino" per suo gioco personale
Vi credete gran padroni di una terra da salvare
con la forza dei cannoni che non sanno certo amare

Chi ha pagato alla resa di una guerra non finita?
Chi è rimasto senza casa e chi è rimasto senza vita

Usan la legge del più forte purchè a vincer siano loro
Cosa è in fondo qualche morto se a stelle e strisce lo coloro?

Chi di voi ora è un assassino?
Chi ha lordato con il sangue gli occhi di un bambino?

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