19 settembre 2009

Orso. Parte terza.

La farfalla decise di rispondere perché la farfalla aveva deciso, sapeva ciò che voleva. Tra le altre cose, non voleva imbarazzi nelle scelte, "vorrei ma non posso" di sorta.
La farfalla rispose ed il suo battere d'ali si rivelò più rumoroso di qualsiasi rumore del bosco, tanta era la stanchezza e frustrazione nella quale era caduta.
- tu crei e distruggi! Pensi di esser dio? – urlò rabbiosa.
- no, un essere vivente confuso dai suoi timori… -
- pensi mai a quello che potrei volere io? Pensi mai che, a volte, il mondo si aspetti qualcosa da te, in un senso o in un altro? –
La risposta balbettante dell’orso venne portata via dalla scarsità delle sue convinzioni, dall’esiguo limitare delle parole a fior di labbra.
La sua risposta ebbe lo stesso valore di un silenzio, uno di quelli inutili.
E lei riprese a volteggiare, in cerca delle cose che si meritava.
L’orso rimase a grattarsi la testa e a strusciare la schiena contro il fusto di un albero. Incerto anche nel compiere azioni così semplici.
L’inedia del suo modo di fare, la brama della ricerca di risposte lasciò spazio al silenzio, un altro.
E capì.
Non cosa voleva.
Capì che era necessario che quel silenzio restasse immutato fino a quando non ci fosse stata chiarezza. Capì che il bosco era già stato disturbato dai suoi dubbi, troppo a lungo.
Che la farfalla non poteva aver bisogno di un mammifero peloso e inutile, privo di risposte: aveva bisogno di certezze seppur labili.
Il silenzio sarebbe stata la miglior soluzione, avrebbe preso il posto di risposte date alle domande sbagliate che si era fatto fino a quel momento. Il silenzio per poter ascoltare se stesso, non il continuo ronzare della sua razionalità, messa ormai a durissima prova da sentimenti che mal si armonizzavano con essa.
Sentiva i suoi pensieri con la stessa intensità del rumore che fa un albero quando cade in una foresta vuota: il boato è forte ma nessuno è presente per sentirlo.
Era meglio lasciarli scorrere e vedere dove avrebbero portato.
Da lei, in un altro luogo o in nessun posto…
(continua...)

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