15 marzo 2012

Dell'impagabile attrazione del differire. Pt. 7

Rimasto solo sulla terrazza, non trova di meglio da fare se non buttare di sotto i bicchieri vuoti.
Non c’è una logica a questa azione. Lo fa.
Sente il rumore dei vetri che s’infrangono in basso e gli sembra che sia il suo Io a frantumarsi in mille pezzi.
Poi si volta e raggiunge l’interno con passo svelto.
Viene fermato da un cameriere che, visibilmente irritato e affaticato, chiede spiegazioni per quel gesto così poco cortese.
Avviene tutto in un attimo.
Sente la mano dell’uomo sull’avambraccio sinistro e non riesce a sopportarla, quasi fosse la catena che lo tiene legato a quel posto.
Si sente braccato e sente salire dentro il desiderio di scontro. Il desiderio di sentire male fisico.
Si divincola con uno strattone e colpisce al volto il cameriere con il pugno destro.
Sente rompersi qualcosa. Non sa se è la sua mano o una parte del volto che ha appena colpito.
L’uomo si affloscia a terra. Ha visto nel suo sguardo la sorpresa e subito dopo lo ha visto come svuotato della colonna vertebrale, da quanto velocemente è volato un passo indietro e poi si è come sgonfiato.
Si sente colpire alle spalle da quello che pensa possa essere un calcio. Perde l’equilibrio e si ritrova per terra.
Intorno a lui ci sono numerosi completi neri, probabilmente i colleghi del neo invertebrato ma, mentre cerca di metterli a fuoco, sente rompersi una costola. O forse più di una. Gli occhi gli si riempiono di lacrime. Quello che ritiene sia un calcio lo ha preso fecandogli esplodere i rimasugli del suo cuore. Quel cuore che, negli ultimi tempi, ha così poco curato.
Altri colpi, da tutte le direzioni, centrano vari bersagli invisibili situati sul suo corpo.
Dopo quei momenti, che sembrano durare troppo, viene sollevato di peso, quasi senza conoscenza, e riapre gli occhi al di fuori del portone da cui era entrato poco più di un’ora prima.
È sdraiato sul marciapiede. Gli gira la testa ma si alza lo stesso. Gli fa male tutto ma riesce a mettersi in piedi.
Sente fitte alla faccia, alla testa, al busto mentre la gamba sinistra sembra cedere ad ogni passo sotto il peso degli eventi.
In faccia ed in testa sente qualcosa di liquido.
In bocca sente un sapore che non ha mai sentito prima.
Comincia a camminare verso un nuovo giorno, nel quale dovrà raccogliere parecchi pezzi e dovrà curare la sua anima ferita. Del corpo, al momento, non si interessa…

(continua…)

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