27 aprile 2012

Oggi è venerdì, domani si muore

Non sono la terapia, sono il male
Non sono la cura ma la malattia

Non sono mattine di sole,
sono catene oscure
Non sono luce, ne festa di liberazione

Ineludibile nell'adattare me stesso
ai segnali smorzati nell'andare
di passi incrinati

Esser aria che intorno si scosta
e ti protegge con virtù nascosta

Spazziamo l'incubo che, stolti!, 
speriamo sia vita
Arrendevoli sotto i dardi
di gioia non goduta

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