16 febbraio 2016

Dello scrivere

Scrivere è sempre stata una cosa che mi piace molto.
Ho scritto canzoni, piccoli racconti incompleti, lettere.
Ma anche post tipo questo.
Scrivere è sempre stata una cura incredibile. Spesso è stata un'urgenza che mi permetteva di buttare fuori alcune cose, per sentirmi più leggero.
Ecco! Se volessi dare una definizione sarebbe: scrivere è un'urgenza. Incontrollabile, inarrestabile e insopprimibile. 
Non tutti gli scritti sono uguali, chiaramente.
Una lettera, ad esempio, è, di per se, molto strana.
Parte dal presupposto che si stia parlando con qualcuno che, in quel momento, non è presente.
Questo qualcuno la leggerà per conto proprio. Quindi, il tempo e lo spazio che separano mittente e destinatario possono fare molta differenza per quanto riguarda la percezione del messaggio.  Inoltre, mentre si scrive, si immaginano le reazioni di chi leggerà. Su questo aspetto, si tenderà a tirare ad indovinare
Una canzone è tutto un altro sport. 
È, di solito, ispirata ad alcuni fatti. Pubblici o privati. E si arroga il diritto di esprimere il mio punto di vista in poche righe e parole. Parole che dovranno anche suonare!
Molte volte è stata una persona ad ispirare la canzone. Il classico: questa canzone l'ho scritta per...oppure...è dedicata a...
Come ho avuto modo di dire più volte, il bello di una canzone scritta per qualcuno è che, se tutto finisce, la canzone resta. Come un figlio. Lo fai in due ma poi sarà grande ed andrà via con le sue gambe. 
Un post è molto strano di per sè. Un blog è una sorta di diario ma, mentre scrivo, so che è pubblico e quindi leggibile da chiunque. Teoricamente. Questo mette un pò di freno ad una sincerità senza macchia. Diciamo che si potrebbe tendere ad omettere.
Ma forse è la vita che è così: preferiamo omettere piuttosto che guardare in faccia la realtà.

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