26 maggio 2020

Cammino, che Sorpresa!

Lasciata Calzadilla, mi metto in cammino verso Sahagun, il centro geografico del Cammino Francese.
Ho deciso di allungare le tappe e arrivare prima a Leon.
Alle porte di Sahagun, trovo un gruppo di persone che si riposano.
Mi fermo per fare due parole.
Provengono un pò da tutta Italia e, per la legge dei grandi numeri, inizia una sorta di Carramba, che sorpresa!
Massimo è di Montelupo Fiorentino.
Gli racconto che una volta ho suonato in un locale del paese e scopriamo che lui si ricorda benissimo della mia band perchè quella sera lavorava al bar.
Con lui, ripercorro uno dei momenti memorabili donati dal poter suonare nei locali.
Quella sera, con la mia tribute dei Pearl Jam, arrivammo al locale, montammo gli strumenti e facemmo il soundcheck.
Subito dopo, il titolare ci disse che, per colpa della crisi, avrebbe chiuso nel giro di un mese (indizio numero 1).
La cena offerta si rivelò un piatto di pasta e, su richiesta, del prosciutto che aveva visto molte lune (indizio numero 2).
Il gestore pubblicizzò poco la serata e poca gente venne a sentirci (indizio numero 3).
Ricordo che tre indizi fanno una prova.
A fine serata, sempre il gestore, ci disse che ci avrebbe pagato un decimo di quanto pattuito, anche in virtù del fatto che avevamo preso da bere.
Prendo in giro Massimo, ricordandogli che avrebbe un debito con me.
Scherzo perchè, chiaramente, lui lavorava nel locale e non era suo.
Danilo, invece, lo scopro esser parente di una ragazza che alleno settimanalmente.
E' di Napoli ma ha parenti anche in Toscana.
Arrivato a Sahagun rifletto sul fatto che il Cammino è lungo, le persone sono tante ma può capitare di ritrovare tracce di casa lungo la via.
In un bar, davanti a dove alloggio, ritrovo anche Antonio con il quale vivo la stranezza di festeggiare gioiosamente il ritrovarsi con chi, fino al giorno prima, era un perfetto sconosciuto.
E scatta il bicchiere di vino delle unidici e trenta del mattino...
Incontro, chiaramente nei pressi di una farmacia, Zoe.
E' arrivata col bus e spedirà lo zaino per provare a terminare il cammino.
Adesso sta per prenderne un altro che la porterà direttamente a Leon. Cerca di preservare le gambe ma di andare avanti per vedere se le sue condizioni, migliorando, le permetteranno di concludere il Cammino.
Questo cominciare a ritrovare facce conosciute è una delle cose che preferisco.
Tendo a camminare da solo ma, una volta fermo, poter condividere l'esperienza con altri la trovo una delle essenze di questo Viaggio.
Davanti ad una birra, of course.

Sahagun, 13 Agosto 2018

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