15 maggio 2020

Love vuol dire parità

Mi scuso se, in questi ultimi mesi, non sono stato un virologo.
Se non ho pontificato su virus, sue evoluzioni e soluzioni.
Mi scuso se non ho dato sfogo alle mie intuizioni politiche, esponendo teorie dietrologiche sulla gestione della crisi.
Mi perdonerete se non ho fatto sfoggio delle mie numerose competenze in materia di economia; se ho tenuto per me le soluzioni per contrastare la crisi presente e imminente.
Mi scuso se non ho partecipato a Masterchef Casa.
Il format sarebbe anche valido: isolati in casa, cuciniamo come mai prima ed il giudizio sarà affidato a prove fotografiche.
In generale, mi scuso se non ho abusato dei social per far sapere il mio pensiero su qualunque argomento fosse inerente alla situazione.
Se non vi ho deliziati con lamentele da 130 caratteri; o con foto di torte, pizza e pane o animali che fanno...beh...gli animali.
Mi scuso se me ne sono stato quieto e tranquillo, cercando di interiorizzare questo momento per riuscire ad essere sereno.
Mi scuso se non ho reagito come un bambino, gridando di una libertà negata perchè non mi è stato concesso di correre, fare aperitivi, vedere gli amici.
Non mi scuso, invece, perchè sono riuscito a restare allegro anche se solo e fisicamente isolato dal resto. Se, per due mesi, ho cercato di essere forte per i miei congiunti (ho trovato il modo di utilizzare questa parola!!!) ma anche per me stesso.
Non mi scuso se son riuscito a programmare la mia giornata come se fosse normale, dedicandomi a formazione professionale ed hobby. Se mi sono preso cura del mio corpo e, sopratutto, della mia mente.
Se ho fatto tante dirette nelle quali ho cantato e suonato, letto Pinocchio per i bambini e improvvisato.
Non posso chiedere scusa se ho trasformato le mie IG Stories in 30 secondi durante i quali raccontarmi la giornata trascorsa, come se fosse stata piena di consuetudini e normalità, al pari di quelle di tre mesi fa.
Però, esiste sempre un "però".
Quindi...
Vorrei le scuse di chi, in diretta, finge che tutto sia pianificato.
Vorrei che si scusasse chi ci ha sedato con "fase 1", "fase 2" e succedanei.
Le scuse da parte di chi snocciola disponibilità economiche erogate dallo stato. Per tutti ma senza spiegare se ci saranno coperture o se, cosa peggiore, si creerà un debito che ci annichilirà in un secondo momento.
Mi dovrebbero porgere le scuse quelli che  ci hanno fatto i complimenti perchè siamo stati disciplinati. Dovrebbero scusarsi perchè non siamo, in toto, un popolo di scemi.
Alcuni di noi riescono a riconoscere quale sia il proprio dovere.
E questo DOVERE è l'essere cittadino responsabile.
E' vivere come cittadino ATTIVO quando la situazione ti chiede di non "attivarti" per vivere la quotidianità a cui si è abituati.
Per concludere, vorrei ringraziare chi mi è stato di supporto senza saperlo. Non siete tantissimi ma siete in numero sufficiente.
Chi, forse, ha capito che il mio non far pesare sugli altri miei pensieri negativi non voleva dire che non ne avessi.
Infine, mi ringrazio. Perchè so di non essermi inaridito, di esser migliorato (anche se di poco), di essere rimasto semplicemente ME.

Non mi scuso, mi scuso, chiedo scuse e ringrazio.
Facciamo che siam pari e ognuno a casa propria.
Questa mi è uscita male...



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