2 maggio 2020

Non al cuore, Ramon

Lasciamo Ciruena per una tappa leggera di 28 chilometri.
Arriviamo a Belorado
Sempre con partenza lenta per evitare di giocarmi le caviglie, complice il buio.
Con le scarpe nuove va molto meglio e, qualche giorno fa, ho bucato le vesciche.
E' una tecnica che riempie il web. Si tratta di passarle con ago e filo e lasciare il filo dentro.
Senza squarciarle la carne viva sotto la pelle rigonfia resta protetta ed il filo fa da canale per far uscire il liquido.
Lo so! Sembra una roba terribile e barbara. In realtà, lo è molto meno di quel che sembra. Oltre al fatto che ti può salvare dalla possibilità di zoppicare per decine di chilometri con conseguenze peggiori.
Conseguenze che si incontrano spesso.
Se la vescica è solo la punta dell'iceberg, andando in profondità, mi immergo nel mare delle tendiniti. Non è raro trovare persone con ghiaccio o fasciature improbabili. Un fai-da-te parecchio improvvisato e, spesso, inutile.
In linea generale, movimenti ripetuti ma scorretti possono portare a infiammazioni dei tendini che, a loro volta, portano a stop forzati. Oltre al fatto che il sovrappeso carica molto le articolazioni.
Andando avanti, capisco, se i doloretti si spostano in zone diverse del corpo, durante il cammino, va tutto bene.
Peggio sarebbe dolore fisso in un punto.
Per alcuni non è così.
Credo che il dolore più grande sia quello di non poter continuare a camminare.
Essere obbligati a fermarsi.
Non sapere se si potrà ricominciare dopo un paio di giorni di riposo o se si dovrà rinunciare e tornare a casa.
Lo leggo sui volti di queste persone.
Non c'entra il dolore fisico; i visi sono segnati da smorfie di tristezza e delusione.
La paura di dover abbandonare li rende tristemente arresi.
Ed è una paura che ti attaccano.
Che ti prende al primo fastidio al ginocchio.
La paura più grande.
Quella che ha preso il posto delle paure iniziali che, ormai, sembrano uno stupido e infantile ricordo.
Non ci penso mentre cammino. Non ci penso mentre sono fermo. O almeno ci provo.
Ancora una volta, si tratta di allenare il cuore. Stavolta per superare una paura nuova.
La forza di volontà mentale e la voglia di scoprire il cammino sono un motore potente contro la paura.
Non mi sparare al cuore, Ramon. Mi serve per camminare

Belorado, 19 Agosto 2017

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