18 maggio 2020

Dedicato a noi

E' passato circa un anno dal mio primo Cammino.
Ho preso il treno e sono venuto a Milano.
L'ho fatto spesso nelle ultime quattro stagioni. Almeno un paio di volte al mese.
Con Esse, avevamo detto di provarci e ci stiamo riuscendo.
Mi sembra molto strano ma, anche se lontani, siamo molto più vicini da quanto potessi sperare.
Ho la sensazione che questa storia resterà con me. Comunque vada.
La sua alba comincia dal Viaggio dello scorso anno.
Il suo tramonto non mi interessa; fa parte dei pensieri distanti da quello che voglio e che sento.
In mezzo, la nostra è una lunga giornata di sole che, ancora oggi, prosegue.
Domani prenderò l'aereo per Madrid perchè dopodomani inizierò a finire il Cammino Francese.
L'avevo abbandonato a Fromista. Da li ripartirò.
ESSE, avendo più giorni di ferie, si era spinta fino a Leon. Ed è li che, tra qualche giorno, il nostro Cammino riprenderà insieme.
In verità, non si è mai interrotto.
Abbiamo avuto la fortuna di cominciare a camminare insieme, da Roncisvalle, ed abbiamo proseguito. Tra treni, attese, abbracci liberatori, arrivederci imbarazzati tra la folla di Stazione Centrale.
Abbiamo costruito i nostri ritmi sulla distanza; inventato alcuni riti che ci tenessero legati il più possibile.
Senza fatica. Senza programmare. Senza paura.
Il sole tramonta, dietro il campanile della chiesa di Hontanas.
Davanti ci siamo noi. Abbracciati. Che ci vogliamo e che vogliamo stare insieme.
Il sole tramonta, dietro il campanile della chiesa di Hontanas, in una foto incorniciata che mi ha regalato e che nasconde una dedica che porto con me.
Sempre.
Una dedica che svela il suo essere ed il suo esserci, per me.
Come io ci sono, per lei.
Come voglio esserci.
Presente anche se fisicamente lontano.
Presente per colmare quelle tristezze passeggere che la mancanza di noi due ci fa provare.
Presente quando è il momento di ritrovarci.
Lei.
Io.
NoiDue.

Milano, 9 Agosto 2018



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