4 maggio 2020

Il momento

Il buio ci inghiotte mentre cominciamo un altro giorno di cammino.
Lasciando Belorado, passiamo da una strada nella quale ci sono persone che stanno ancora festeggiando dalla sera prima.
Tutte molto composte e per niente moleste.
Questa gente di un certo livello, piscia nei vicoli ma anche in mezzo alla strada.
C'è proprio una ragazza che si accuccia in mezzo alla via e da libero sfogo al suo bisogno. Evidentemente impellente.
Ci guardano in modo un pò strano o, forse, sono solo sguardi diluiti in fiumi di alcol.
Ieri sera, poco prima della chiusura dell'albergue mi sono deciso.
Ho lasciato da parte uno dei miei lunghissimi monologhi per vedere se un l'incontro delle nostre labbra potesse essere l'inizio di qualcosa di bello.
Su quella panchina verde, continuavo a parlare ed ascoltare.
Sotto il suo sacco a pelo verde, ero presente esteriormente ma, in verità, pensavo se fosse il caso o meno.
Era quello che chiamerei IL momento.
Una situazione nella quale il mio cervello lavora il doppio.
Si divide tra ciò che sto facendo, conversare, e ciò che vorrei fare.
Mentre stavo raccontando qualcosa del passato, la testa si proiettava verso scenari futuri plausibili.
Scenari di armonia oppure di normale banalità.
Ho sempre rifuggito la banalità.
"Se c'è una cosa che è immorale è la banalità" cantava, negli anni 90, il leader degli Afterhours.
Mi chiedo sempre se non sia il caso di intraprendere percorsi meno sicuri. Magari rinunciando alle sicurezze della consuetudine.
Mi chiedo se non sia il caso di farsi vincere dalla banalità che la vita mi serve facile facile.
Oppure se, in alcuni casi, possa valer la pena di mettersi in gioco ed uscire dalla mia zona di comfort.
Capisco che la sto facendo lunga ma, certi eventi, non possono essere proposti dal fato per puro caso.
Certi momenti della vita potrebbero farle prendere direzioni che la potrebbero arricchire.
Ieri sera.
Su quella panchina verde.
Sotto il suo sacco a pelo verde.
Sotto ad un nugolo di pensieri confusi e scuri.
Abbiamo acceso la luce.
La nostra.

Cardenuela Rio Pico, 20 Agosto 2017


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