27 maggio 2020

Massaggi per la birrra

Il pomeriggio, a Sahagun, lo passo con Miguel.
Viene dal Ciudad de Mexico ed è partito con la moglie.
Uso il termine partito perchè, ogni volta che l'ho incrociato, era sempre con altra gente.
Ho incrociato anche lei e le ho chiesto dove lui fosse.
Il suo "no se" ringhiato mi ha fatto capire tante cose.
Quando lo trovo, andiamo a prendere la Compostela di metà Cammino.
Questo foglio stampato è un ricordo da prendere anche se, oggettivamente, è un'iniziativa oltremodo turistica. Insomma, tre euro e passa la paura.
Ho i polpacci parecchio indolenziti e Miguel si offre di farmi un massaggio in cambio di una birra.
Ah! Il baratto ai tempi del Cammino!
Sul marciapiede, davanti a dove dormiamo, mi fa sdraiare su di un tappetino e, mentre massaggia mi dice di buttare fuori i brutti pensieri, di concentrarmi sul respiro, rilassarmi.
Finito mi porta in un supermarket per la birra perchè, anche se offerta, preferisce che si spenda il meno possibile.
Mentre camminiamo gli chiedo se fa il massaggiatore e mi risponde che, in realtà, è psicologo.
Meno male che non si è offerto di operarmi in artroscopia al ginocchio.
Mentre beviamo mi illumina con un'osservazione, secondo me, per niente banale.
Mi dice che, quando ci troviamo di fronte ad una difficoltà, quindi ad un quesito o decisione da prendere, se non riusciamo a trovare una risposta, dobbiamo cambiare domanda.
Me lo dice in messicano ma credo che il senso fosse centrato sul cambiare punto di vista di fronte ai problemi per risolverli.
Ci salutiamo e concludo la giornata facendo due chiacchiere con una ragazza italiana che viaggia con il padre. Sta leggendo. Parliamo di libri. Facilmente prevedibile.
Infine, mi dirigo verso il letto perchè domani si ricomincia.
Il Viaggio prosegue.

Sahagun, 13 Agosto 2018

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